La storia del Circolo Cooperativo Casa del Popolo di Bernareggio la lasciamo alle parole della relazione tenuta dal presidente Ugo Brambilla (che ringraziamo per averci messo a disposizione il materiale) in occasione del 70° anniversario della costituzione della Cooperativa celebrato lo scorso 20 settembre 2015.
“Il 9 settembre del 1945 è stato costituito il Circolo Cooperativo del Popolo dai sigg.ri Tornaghi Lino, Parma Ambrogio, Besana Primo, Spada Carlo, Stucchi Ambrogio, Stucchi Pietro, Besana Bruno, Balconi Amedeo, Balconi Giuseppe, Vertemati Enrico, Pirovano Enrico, Sirtori Emilio, Bonfanti Gaetano, Clapis Francesco, Besana Romolo, Biella Antonio, Bonanomi Carlo, Galbiati Vincenzo, Villa Mauro, Maggioni Costante, cognomi che rappresentano la comunità bernareggese di allora, con le seguenti motivazioni riportate nello Statuto allora approvato: “acquistare generi alimentari e prodotti di abbigliamento e di uso comune, materie e articoli necessari all’attività agricola per somministrarli ai consumatori alle migliori condizioni possibili, garantendo qualità e prezzi equi, scopi ricreativi, vendita di bevande; promuovere iniziative che possano contribuire a migliorare le condizioni economico sociali dei soci”.
Successivamente, il 15 gennaio 1949, è stata costituita la Cooperativa Edificatrice Case del Popolo per promuovere l’acquisto o l’affitto di alloggi ai soci. (Negli anni ’80 le due Cooperative si sono fuse per motivi di opportunità amministrativa e finanziaria). Motivazioni che sono ancora le stesse riportare nel vigente Statuto della Cooperativa come sono identiche per i Circoli Cooperativi esistenti.
Alcune di queste persone le ritroviamo poi impegnate nell’Amministrazione comunale (sindaco: Besana Romolo; vice sindaco: Tornaghi Lino) o a fondare e impegnarsi in importanti associazioni come l’AVIS (Carlo Bonanomi) .
Dopo la parentesi del fascismo il movimento Cooperativo, nato con le Società di Mutuo Soccorso attorno al 1850, rinasce (a Bernareggio risultava da ricerche storiche già molto attivo nel settore dell’edilizia con l’affiliazione di cittadini alle società presenti nei Comuni principali del territorio circostante).
La Cooperativa ha subìto nell’evolversi del tempo trasformazioni rispetto all’offerta da proporre ai propri soci.
All’inizio, con il sostegno dell’attività agricola di un paese rurale come era Bernareggio negli anni ’50, con l’acquisto e la distribuzione o concessione di sementi, o l’affitto di macchinari ed attrezzi agricoli ai propri soci. Quindi si passa alla gestione del Circolo con il bar ritrovo dei soci, la costituzione di un macello e la rivendita del vino.
Un documento dattiloscritto riporta i nominativi di circa 420 soci (tutti maschi tranne una donna) da cui si evidenzia, confrontandolo con il dato della popolazione del Comune che allora era di circa 4.000 persone, la significativa attività e presenza nel tessuto sociale.
Di questi soci è riportata l’attività svolta, prevalentemente operaia, ma comunque con rappresentanze di artigiani e contadini.
Le attività venivano svolte con il contenimento dei prezzi e con merci di buona qualità a sostegno dei soci.
Verso la fine degli anni ’60 si costituì’ il “ Vegè”, il primo negozio in paese con la struttura moderna di distribuzione nel locale a piano terra nel lato nord dello stabile. L’esperienza ebbe luogo per pochi anni, poi la licenza fu ceduta (all’attuale Big Market) e il negozio chiuso.
Nel frattempo con i cambiamenti nella società e nella distribuzione delle merci con l’espandersi dei supermercati, l’attività della Cooperativa si rivolse esclusivamente alla gestione del bar, utilizzando a mezzo di gestori diretti o in proprio o con l’autogestione (protrattasi per circa 8 anni con i soci che facevano i turni in modo gratuito) per consentire l’apertura del punto di ritrovo per i soci e i cittadini.
Nella gestione del bar, verso la fine degli anni Novanta, fu anche il periodo della Cooperativa L.U.P.O. (Lavorare Uniti Per Ognuno) composta da un gruppo di giovani di Vimercate che aveva come scopo, e l’ha ottenuto, quello di far lavorare i giovani in attesa di una collocazione propria nell’ambito lavorativo.
La L.U.P.O. aveva rivitalizzato il Circolo riuscendo a tenere assieme le esigenze giovanili e quelle dei “nostri” anziani soci frequentatori.
A partire dal 1997 la Cooperativa, anche per far fronte alle ristrettezze economiche ed evitare la chiusura, prese la decisione di fare ricorso all’attività edilizia, prendendo spunto dalla possibilità data dal Comune di operare utilizzando i Piani di edilizia economico popolare convenzionata dando spazio a questa attività prevista dallo Statuto della Cooperativa a favore dei soci.
L’attività edilizia ha dato frutto a:
1997/1998 costruzione di una palazzina con 12 alloggi assegnati ai soci in via Pertini 21;
2003/2004 costruzione di una palazzina con 9 alloggi assegnati ai soci in via Lazzati 4/B;
2009/2010 costruzione di una palazzina con 16 alloggi assegnati ai soci in via Vivaldi 8;
Nel 2009 si è deciso, molto a malincuore, di cedere una parte dello stabile sociale di via Viganò (la parte nord) in quanto non più sopportabili e gestibili i costi di manutenzione e gestione.
Per questa parte di stabile ancora in disuso, si spera che l’Amministrazione Comunale riesca a trovare risorse per una ristrutturazione e collocazione adeguata. La parte ceduta è dotata di due saloni, quattro locali e di una grande cantina con mattoni a vista.
Nel 2012 si è decisa la ristrutturazione della parte di stabile rimasta di proprietà, con il ricavato della vendita e di parte dell’attività edilizia, con notevole sforzo economico interamente pagato senza prestiti (oltre 150.000 euro).
Nel 2013, a giugno, l’inaugurazione della nuova sede sociale ristrutturata, con una prospettiva che ci poneva dei limiti data la scelta di non avere più il locale bar. Ciò voleva dire cercare di dare in affitto i locali ricavati nello stabile senza perdere di vista la motivazione fondamentale statutaria che è quella di dare opportunità sociali ai propri soci e alla comunità in cui si è collocati.
Abbiamo avuto un favorevole riscontro con lo SPI CGIL che qui ha trovato una collocazione ottimale per la propria attività di aiuto ai pensionati e ai lavoratori.
Abbiamo affittato a Partiti, Associazioni e a persone che hanno richiesto l’utilizzo per feste, soprattutto per i bambini, per i quali il luogo è particolarmente indicato, con piena soddisfazione dei richiedenti.
Ricordiamo inoltre che nella Cooperativa vi è stata e vi è la presenza dei Partiti della sinistra che hanno svolto per tutto il periodo di attività e svolgono la loro funzione di sviluppo delle idee e dei programmi a favore della comunità, soprattutto in ambito locale.
La Cooperativa è stata anche nel tempo luogo di ritrovo, di feste e di sviluppo di attività teatrali.
I soci sono attualmente 72 e dobbiamo sforzarci sia di rinnovare, di ampliare e ringiovanire la media della presenza societaria e anche dell’amministrazione della stessa.
Abbiamo parecchie idee sullo sviluppo di attività culturali e sociali a fronte dalla carenza di risorse economiche oltre alla promozione delle idee e proposte che arrivino dalle giovani generazioni.
Attualmente siamo associati ad una realtà poco conosciuta ma in movimento e ricrescita in alcune realtà quale è il Dipartimento Circoli della Lega Cooperativa Lombarda che associa 336 Circoli di cui 42 solo nella provincia di Monza e Brianza.
Infine, vorremmo rivolgere un doveroso ricordo a coloro che hanno lavorato per tutti questi 70 anni sacrificando il proprio tempo per pura passione, per le motivazioni statutarie di questa Cooperativa”.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Ugo Brambilla
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ATTO COSTITUTIVO
STATUTO
ELENCO SOCI
PRELIMINARE DI ACQUISTO “CASA DEL POPOLO”
ATTESTATI E CERTIFICAZIONI
TESSERA DI RICONOSCIMENTO SOCIO