Bernareggio è un comune situato a nord-est nel territorio della provincia di Milano e ha come frazione Villanova. Nel 2009, insieme ad altri centri cittadini, è entrato a far parte della nuova provincia di Monza e Brianza.
Bernareggio confina con i comuni di Carnate, Ronco Briantino, Verderio Inferiore, Aicurzio, Sulbiate e Vimercate. La sua superficie misura 5,87 km quadrati. È collocato a 234 metri sul livello del mare e la sua popolazione (al 31 dicembre 2006) è di 9.362 abitanti, pari a 3.820 famiglie.
L’economia del paese un tempo era basata esclusivamente sull’agricoltura, ma, verso gli inizi del secolo scorso, si sono via via sviluppate piccole industrie e imprese artigianali, orientate per lo più nel campo della bachicoltura, della tessitura e della falegnameria (serramenti e infissi in modo particolare).
Si ritiene che il nome del paese abbia origine da un accampamento delle truppe romane che nel II secolo d.C. passarono l’inverno sul nostro territorio: Hiberna regia, ovvero «Accampamento invernale del re». Da lì la trasformazione del toponimo Bernaregis, Bernadigium, sino a diventare l’attuale Bernareggio.
La famiglia storicamente dominante sul paese era, sin dal XII secolo, quella dei Pedroni, ma al nome del luogo è legata la stirpe dei Bernareggi. Uno dei personaggi più famosi di questa discendenza è stato senza dubbio Obizzone da Bernareggio al quale, ancora oggi, è intitolata una via del centro. Era prevosto di Vimercate nonché segretario del vescovo Ottone Visconti di Milano.
Nel XIII secolo i Bernareggi si trasferirono a Milano favorendo l’insediamento nel loro territorio di due monasteri: uno femminile in «curt di Calonec» e uno maschile, degli Umiliati (in curt d’Assisi), rimasti in paese fino al 1571.
Dopo i Bernareggi il potere militare ed economico del paese era stato assunto da Pagano Beretta. Tuttavia, dal momento che quest’ultimo si era schierato contro i Visconti, fu costretto alla requisizione delle terre e alla latitanza fino al 1385. Da allora però, Bernareggio e Villanova furono affidati alla nobile famiglia dei Foppa che acquisirono parte del territorio. Nel 1475, a causa della morte di Gaspare da Vimercate, al quale Francesco Sforza aveva concesso il feudo comprendente anche Bernareggio, vennero investiti quali signori di Vimercate e della sua pieve, i conti Secco Borrella.
Nel 1728 l’imperatore d’Austria diede a Giambattista Secco Borrella la possibilità, dal momento che non aveva eredi maschi, di trasmettere il feudo a una delle sue figlie. Così, quando Giulia Secco Borrella sposò il conte Giambattista Trotti di Vimercate portò in dote la sua eredità. Fu quindi nel 1733 che gran parte di Bernareggio appartenne ai Trotti di Vimercate.
Il 15 maggio 1796 venne sancita la fine dei feudi e anche la cancellazione del contado di Martesana che, tra l’altro, comprendeva Bernareggio e Villanova di Vimercate.
Il 28 aprile 1799 in territorio di Bernareggio, alla cascina Francolino (interessante esempio di cascina fortificata la cui costruzione risale al XV secolo), ebbe inizio la sanguinosa battaglia di Verderio che vedrà capitolare le truppe francesi napoleoniche davanti alle preponderanti schiere austro-russe. Nelle vicinanze vi è un cippo ossario di un giovane capitano austriaco, di nazionalità ungherese, colpito a morte da un cecchino che sparò da una finestra della cascina. Per questo sconsiderato gesto gli austriaci fecero murare la finestra dalla quale era partito il colpo, che secondo una vecchia tradizione sarebbe l’ultima del piano superiore, all’angolo nord del fabbricato.
Nel 1805, durante il regno di Napoleone, Bernareggio fu assegnato al dipartimento del Lario; poi, nel 1814, tornarono gli austriaci e riordinarono il territorio. Nel 1826 Villanova fece definitivamente parte di Bernareggio. Nel 1869, con decreto di re Vittorio Emanuele II, Bernareggio divenne capoluogo su un territorio comprendente cinque paesi, quali Carnate, Ronco Briantino, Aicurzio, Sulbiate e Villanova. Ruolo che mantenne sino al 1909.
(testo di Domenico Carozzi)